Down on the farm
La birra bionda, speziata, con intensi profumi di agrumi e zenzero.

Scopri la storia di Joe e della sua birra "Down on the Farm":
"Giù alla fattoria le giornate sono toste. Scandite dai ritmi imposti dalla natura e dal bestiame. Peggio ancora se sei un adolescente ribelle come Joe che ha origini inglesi e ascolta musica punk. Durante il giorno, Joe lavora come contadino giù alla fattoria. Di notte produce birra con i cereali e le erbe del campo.
Neanche il sole pallido allevia la fatica del lavoro nei campi. Le bestie lo guardano male e il padrone peggio. In paese girano strane voci sul suo conto: forse per quella strana bevanda di erbe e spezie che prepara di notte e poi beve con i suoi amici.
Il suo capo è un uomo grosso come una balla di fieno, con la faccia rossa e un martello tatuato sul bicipite destro. In paese lo chiamano Marteau. Nessuno lo ha mai visto sorridere ma non si può certo dire che non si faccia sentire: di giorno continua a urlare a destra e a manca, di notte russa come un trattore.
Marteau ha una figlia di nome Monique, una ragazza dai capelli dorati come il fieno e dal profumo delicato di un fiore di campo. E' considerata la più bella del villaggio, ma suo padre non consente a nessuno di avvicinarsi a lei: si racconta che una volta abbia minacciato un giovane con un forcone solo per averle parlato. Un venerdì notte, Joe non riesce a prendere sonno. Forse per il pungente odore di letame che impregna l’aria del campo appena concimato. O per il caldo opprimente che preannuncia l'arrivo dell'estate. O forse per l'effetto combinato di entrambe le cose. Incapace di dormire, Joe decide di scendere dietro al fienile per fumarsi una delle sue sigarette speziate. Poco più in là, scorge Monique appoggiata allo steccato, con lo sguardo annoiato rivolto verso la luna nuova. Indossa soltanto una camicia a quadri, larga e mezza sbottonata, decisamente troppo grande per lei. Incredulo, Joe si passa una mano sul viso e fissa la sigaretta accesa: causa certa di quell'allucinazione! Poi la ragazza si accorge di lui. Si avvicina con sguardo complice e una promessa da mantenere. Gli sfila la sigaretta dalle dita e, dopo aver fatto un tiro, lo bacia. Joe sente una strana elettricità nel corpo ma non riesce a muovere un dito. Finché Monique lo prende per mano e lo porta all'interno del fienile, chiudendo il portone alle sue spalle.
Il giorno seguente è pressoché identico a tutti gli altri. L'erba da falciare, il fieno da portare alle bestie, il capo che urla a destra e a manca. Oggi però Joe si sente leggero. Il sole caldo filtra attraverso la paglia del suo cappello e gli illumina un ciuffo ribelle che esce di lato. Non c'è una nuvola in cielo, l'aria è fresca e gli uccellini cantano allegri. Poco distante, una mucca gli sorride. Appoggiato all'ombra di una grossa balla di fieno, oggi la vita giù alla fattoria è più leggera. Si concede una pausa e, per l'occasione, stappa una delle sue migliori birre mentre nelle sue orecchie risuona l'eco della sua canzone punk preferita: “Down on the Farm”.